Non posso dire di essere una super blogger, ne tantomeno una Foodie accanita (o quasi!), ma è vero che adoro il buon cibo, amo cucinare e soprattutto voglio conoscere! Ogni qualvolta sono via per vacanze o semplicemente per piccoli spostamenti devo scovare, conoscere, assaggiare e fotografare quello che vedo (dovreste vedere la faccia di mio marito quando cammino con iphone e canon...) Sono ancora alle prime armi è vero, ci vuole tempo e passione; il primo lo devo ritagliare tra le varie "duties" familiari e lavorative mentre la seconda non mi è mai mancata...in tutto quello che faccio!
cappesante con bacon e germogli di soia, wheat grass juice, food stands al thames festival e banco di olive spagnolo |
Dopo questa piccola introduzione eccoci al titolo di questo post: Food Markets!!!
Sono stata a Londra lo scorso weekend e la mia piccola vacanza si è concentrata su due posti in particolare, il Borough market e il Realfood markets.
A parte le tante prelibatezze, la quantità smisurata di cibo e proposte, l'innovazione e la tradizione dei produttori e il fermento di persone che come api nell'alveare sono intente a provare di tutto... a parte tutto ciò e non mi sembra poco, quello che mi colpisce è come mai a Londra (e NY, Parigi, Berlino, Sidney, eccetera...) ci siano dei food markets così interessanti e allo stesso tempo molto semplici. In fondo noi siamo in Italia, patria del cibo mediterraneo, dello Slow Food, di una cucina che tutti ci invidiano e invece che succede??? A parte i ristoranti stellati e fantastici, nuovi chef pluripremiati, una marea di blogs e Eataly, i nostri mercati sono molto pittoreschi ma poveri e quasi sempre tutti uguali. Reparto frutta e verdura, pesce, carne, i pizzicagnoli, banchi di utensili per la cucina alquanto scadenti e basta. Ma la domanda che mi pongo da un po' è : "Perché in tutte queste città europee e mondiali il cibo può essere venduto ed esposto al pubblico senza misure igieniche super-esagerate ma semplicemente esaltandone l'eccellenza?"
...un ragazzo italiano con un banco di caramelle naturali da tutto il mondo... |
L'Emilia a Londra, carne e parmigiano reggiano! |
Funghi di tutti i tipi, gourmet cheese & best brownie ever! |
Pane favoloso!!! |
puro succo di frutta e verdura per tutti i gusti... |
moroccan chicken! |
Qualche anno fa ho fatto il mio primo corso di decorazione cupcakes a Londra, la nostra insegnante lavorava da casa, aveva una bella cucina, grande, pulita, spaziosa e naturalmente riadattata per poter insegnare e cucinare professionalmente, certificata. Una cucina normale però, niente mattonelle bianche, pavimento antiscivolo, ripiani in acciaio, frigoriferi particolari e lavelli di tutti i tipi. Ma vi assicuro tutto estremamente ordinato, pulito, funzionale. Insomma lei dopo 3 anni finalmente ha aperto un vero e proprio workshop ed è a tutti gli effetti una delle più famose cake/cupcake decorator inglesi. Brava SHIKITA!
Questo post è più che altro una lunga domanda aperta, una richiesta di aiuto e attenzione verso tutti coloro che hanno enormi potenzialità e che non riescono a metterle in pratica per la mancanza di chiarezza legislativa o esageratamente punitiva e per tutti i controsensi del nostro MERAVIGLIOSO paese.
La domanda è: "Perché deve essere tutto terribilmente difficile e soprattutto poco chiaro? E perché dobbiamo scappare via per coronare i nostri sogni?"
Si accettano suggerimenti, commenti, aiuti, chiarimenti... purché costruttivi!!!
FF Nuvola
penso che questo post dica già tutto quello che c'è da dire sul'argomento. La soluzione la vedo molto più difficile visto che questa può essere trovata solo nel momento in cui saremo degnamente rappresentati nelle nostre istituzioni. Complimenti per il post!
RispondiEliminagrazie per i complimenti e la comprensione!!
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