Qualche sera fa ho trascorso una meravigliosa serata con alcune carissime amiche che, per via delle diverse vite che facciamo, purtroppo non riesco a vedere molto spesso, nonostante viviamo nella stessa città. Il fatto che il ristorante fosse a dir poco una delusione non ha in nessun modo influito sul nostro divertimento, che invece è stato senza dubbio esaltato dalla bottiglia ghiacciata e apparentemente senza fondo dell'Antinoo del Casale del Giglio. Il mio triste piatto di farro, bollito e servito scondito con zucchine anch'esse bollite e qualche pomodorino ciliegino insipido diviso banalmente in quarti, era rimasto quasi integro, come quello di Sarah che sosteneva di non avere appetito. Hmm. Cosa? Perché ho ordinato il farro come piatto principale a cena? In una trattoria che offriva anche carne e strani sformati di patate? Perché a me piace il farro, mi piace moltissimo, però mi piace come lo faccio io a casa, con tanto amore, e sopratutto con tanto sapore.
A fine pasto arriva la gentilissima signora del locale, che porta via i piatti con un'espressione un po' preoccupata, e dopo 1 minuto ritorna da noi e chiede timidamente se per caso c'era qualcosa che non andava con il farro. Sarah subito si dilegua, mormottando qualcosa riguardo alla misteriosa assenza di fame. Io, dopo un brevissimo momento di panico, decido di dirle la verità. "No," mento, "è buonissimo, è solo che... beh, forse è un po' troppo semplice." Lei mi guarda, entusiasta, in attesa di un'elucidazione. "Forse andrebbe bene per un pranzo, ma per una cena, sa, a me piace cucinare, non so, io forse ci avrei aggiunto qualcosa di più saporito, insolito..." continua a guardarmi con un sorriso impietrito. "Tipo non so, un po' di feta, o dei capperi, o un po' di pesto o... limone in salamoia."
La signora molto carinamente mi ringrazia per la critica costruttiva, ci presenta il conto e sparisce. A quel punto inizia la parte più divertente di tutta la serata. Una delle amiche, neanche mi ricordo chi, mi chiede chiarimenti sul discorso del limone in salamoia e nel giro di pochi minuti siamo tutte e 4 con le lacrime quando si scopre che tutte e tre, quando hanno sentito nominare questa strana sostanza, hanno avuto la stessa immagine mentale di un cervello in un barattolo di formaldeide. Il giorno dopo mi arriva questa immagine sulla mia facebook wall, debitamente taggata col mio nome e senza ulteriori commenti:
Ma allora, care ragazze mie, non avete mai mangiato il cibo marocchino? Letto Jamie Oliver? Il limone in salamoia è elemento fondamentale della cucina nordafricana ma che ben si adatta anche a tantissime ricette mediterranee e mediorentali. L'amico David Lebovitz parla nel suo blog degli svariati usi dei limoni in salamoia, nella carne, nel pesce, nelle verdure e addirittura mischiati nella tapenade. Il mitico Yotam Ottolenghi include la ricetta nella sua (mia) bibbia, Ottolenghi: The Cookbook. Insomma, mi rendo conto che era un suggerimento un po' azzardato, ma scommetto che ci starebbero benissimo nel farretto ospedaliero!
Finalmente, spronata dalle amichevoli derisioni, ho provato a farli a casa. Non saprò per alcune settimane come sono, perché bisogna avere pazienza ed aspettare.... non vedo l'ora di provarli!!! Vi farò sapere!
Ho trovato varie ricette, tutte leggermente diverse l'una dall'altra. Ho deciso di provare quella di Jamie Oliver dal libro Le mie ricette da... Italia, Grecia, Francia, Marocco, Svezia, Spagna.
A fine pasto arriva la gentilissima signora del locale, che porta via i piatti con un'espressione un po' preoccupata, e dopo 1 minuto ritorna da noi e chiede timidamente se per caso c'era qualcosa che non andava con il farro. Sarah subito si dilegua, mormottando qualcosa riguardo alla misteriosa assenza di fame. Io, dopo un brevissimo momento di panico, decido di dirle la verità. "No," mento, "è buonissimo, è solo che... beh, forse è un po' troppo semplice." Lei mi guarda, entusiasta, in attesa di un'elucidazione. "Forse andrebbe bene per un pranzo, ma per una cena, sa, a me piace cucinare, non so, io forse ci avrei aggiunto qualcosa di più saporito, insolito..." continua a guardarmi con un sorriso impietrito. "Tipo non so, un po' di feta, o dei capperi, o un po' di pesto o... limone in salamoia."
La signora molto carinamente mi ringrazia per la critica costruttiva, ci presenta il conto e sparisce. A quel punto inizia la parte più divertente di tutta la serata. Una delle amiche, neanche mi ricordo chi, mi chiede chiarimenti sul discorso del limone in salamoia e nel giro di pochi minuti siamo tutte e 4 con le lacrime quando si scopre che tutte e tre, quando hanno sentito nominare questa strana sostanza, hanno avuto la stessa immagine mentale di un cervello in un barattolo di formaldeide. Il giorno dopo mi arriva questa immagine sulla mia facebook wall, debitamente taggata col mio nome e senza ulteriori commenti:
Ma allora, care ragazze mie, non avete mai mangiato il cibo marocchino? Letto Jamie Oliver? Il limone in salamoia è elemento fondamentale della cucina nordafricana ma che ben si adatta anche a tantissime ricette mediterranee e mediorentali. L'amico David Lebovitz parla nel suo blog degli svariati usi dei limoni in salamoia, nella carne, nel pesce, nelle verdure e addirittura mischiati nella tapenade. Il mitico Yotam Ottolenghi include la ricetta nella sua (mia) bibbia, Ottolenghi: The Cookbook. Insomma, mi rendo conto che era un suggerimento un po' azzardato, ma scommetto che ci starebbero benissimo nel farretto ospedaliero!
Finalmente, spronata dalle amichevoli derisioni, ho provato a farli a casa. Non saprò per alcune settimane come sono, perché bisogna avere pazienza ed aspettare.... non vedo l'ora di provarli!!! Vi farò sapere!
Ho trovato varie ricette, tutte leggermente diverse l'una dall'altra. Ho deciso di provare quella di Jamie Oliver dal libro Le mie ricette da... Italia, Grecia, Francia, Marocco, Svezia, Spagna.
LIMONI IN SALAMOIA
E' importante la scelta dei limoni: sceglieteli non troppo grandi, appena raccolti, e soprattutto non trattati. Non usarli se hanno la buccia troppo spessa e poca polpa, o risulteranno amari. |
I limoni, tagliati a croce, vengono farciti di sale grosso e messi nel barattolo sterilizzato insieme all'alloro, il pepe nero in grani e le stecche di cannella. |
Dopodiché si aggiunge il succo di limone e l'acqua; ora non rimane che aspettare un mesetto! |
FF Sara
you need to write these posts in english too! looks lovely! x
RispondiEliminaI know Anna, you're absolutely right! Only problem is I can barely find the time to write them in Italian, let alone translate them! (It would actually be easier for me to write them in English!)... but an English-language version is in the works!
RispondiEliminaxx
I would love to see you fairies and Jamie Oliver cooking together! Katia B.
RispondiEliminaTHAT would be fun! Can you organize it for us? ;) xoxox
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