domenica 18 marzo 2012

Recensione Cibando: Faggiani


Questa recensione è apparsa nel blog Cibando



Quand’è l’ultima volta che siete stati da Faggiani? Se sono passati più di un paio d’anni, allora vi consigliamo di ritornare a fare un pit-stop nello storico locale in via Ferrari, poiché qualcosa è cambiato, anche se non vi sarà immediatamente apparente. L’aspetto, infatti, è quasi inalterato: solo piccole migliorie sono state apportate, come ad esempio gli impianti d’illuminazione e di aria condizionata, ma se siete dei buongustai, vi accorgerete del cambiamento al primo morso del vostro cornetto.
Cosa c’è di diverso? C’è che Faggiani è stato infuso con una buona dose di “girl power:” Erika e Michaela Avoli, due sorelle giovanissime e molto in gamba, da due anni da questa parte gestiscono insieme lo storico locale.



La prima cosa che ci ha colpito, ovviamente, era la loro età. Com’è possibile che non ci sia qualche “adulto” dietro le quinte? Ragazzi, parliamoci chiaro: siamo in un periodo buio della storia di questo Paese, caratterizzato fra l’altro da un 30% di giovani disoccupati, con un’altra buona fetta della popolazione “under 30″ che impiega una media di sei anni a laurearsi, entrando nel workforce tardi e con un netto svantaggio in rapporto ai loro coetanei europei.
Erika, 28 anni, e Michaela, 29, rappresentano invece l’altra faccia di questa oscura medaglia: sono cresciute in una famiglia di sole donne, donne lavoratrici, e forse per questo non hanno battuto ciglio all’idea di affrontare questa nuova avventura imprenditoriale nonostante non avessero alcuna esperienza nel campo della ristorazione. Erika è designer d’interni diplomata all’ISIA, mentre Michaela è laureata in Storia dell’Arte e ha lavorato nell’azienda di famiglia. Nei loro nuovi ruoli da titolari di Faggiani si dividono equamente il lavoro, Erika dal lato delle pubbliche relazioni e Michaela un po’ più da “dietro le quinte.” Insieme gestiscono anche tutta la parte di eventi e catering. È un connubio che funziona e la clientela a quanto pare sta rispondendo in modo positivo.


Chiediamo a questo proposito com’è stata la reazione dei clienti al loro arrivo. Erika ci spiega, “Faggiani è storicità, ma con un occhio al futuro, manteniamo alta la tradizione di questo locale ma ci stiamo rinnovando, vogliamo anche fare qualcosa di nuovo. Per esempio ora organizziamo piccoli catering, le torte matrimoniali monumentali e le party cake.” Parla con affetto dei tanti clienti “storici,” quelli che venivano da piccoli accompagnati da genitori e nonni (Faggiani esiste dal 1926) e che oggi vengono a loro volta con i propri figli o nipoti, che hanno accolto con piacere il cambiamento in positivo del locale e in particolare della qualità dei prodotti. Erika ci tiene a precisare che ha dovuto rivoluzionare la cucina dal punto di vista della materia prima (in particolare: più burro! Meno margarina!) e in alcuni casi anche delle ricette, affidandosi per lo più all’esperienza dei pasticceri e banchisti che ne hanno viste – letteralmente! – di cotte e di crude nell’arco degli anni. Abbiamo inoltre apprezzato l’importanza riconosciuta dalle titolari nella scelta degli ingredienti locali a Km0, come ad esempio il latte, esclusivamente dalla Fattoria Latte Sano, essendo latte Romano, e il caffè Buscaglione, per lo stesso motivo.




E così arriviamo alla nostra degustazione. Sono le 11 di mattina, e non abbiamo ancora fatto colazione, quindi ci buttiamo sul dolce, tutto accompagnato da un buon cappuccino bollente. Il cornetto classico è sostanzioso, fragrante, non dolcissimo; la “parigina,” fatta di pasta sfoglia, croccante fuori e farcita con poca crema, sembra un dono degli dèi, con la sua forma che ricorda un pacchetto regalo. Il “quaresimale,” serio e austero, è un dolce della tradizione senza lievito e con olio d’oliva, deliziosamente tempestato di frutta secca. La girella danese invece ricorda il pain au raisin di Parigi; mentre il budino di riso, specialità tipicamente toscana, è rivestito di una pastafrolla delicata, friabile e burrosa. Che colazione fantastica!

Come se non bastasse, ci si presenta una selezione di pasticceria mignon, semplice e buonissima: barchette di pasta frolla farcite con crema pasticcera al limone, fatta con uova fresche, come la crema chantilly, guarnita di pinoli. Tutto fresco, buono, e profumato!
Continuando la conversazione, Erika ci parla della pasticceria salata e di tutte le delizie che si possono gustare: tramezzini, pizzette, rustici, tartine, bottoncini e i famosi cornetti salati, farciti dalla nascita, frutto della bravura dei pasticceri. Da non dimenticare anche tutta la parte della gastronomia: per il pranzo la scelta è sempre tra due primi, un secondo di carne e uno di pesce, gli affettati, i vari contorni e riso basmati in bianco. Il giovedì non mancano mai la bufala e gli gnocchi della tradizione. I primi sono freddi o caldi, a seconda della stagione, e a ridosso delle feste offrono sempre qualche specialità tradizionale, come il pranzo di Natale con i tortellini e la classica colazione di Pasqua. A fine pasto, insieme al caffè, non vi sorprendete se arriva qualche mignon inaspettato: sono queste ed altre piccole “coccole” che caratterizzano il servizio da Faggiani, dove la cura del cliente è fondamentale.



Dopo la piacevole chiacchierata a quest’ora della mattina (diventata ormai ora di pranzo) noi siamo arrivate al limite e non riusciamo a mangiare altro, ma ecco che arriva un vassoio di pizzette piccole di pasta sfoglia, con e senza mozzarella, sfiziose e salatine al punto giusto (insomma… le abbiamo mangiate quasi tutte!) accompagnate da una bella e buona selezione di rustici, sempre di pasta sfoglia, presumibilmente per un aperitivo che però, date le circostanze, dobbiamo purtroppo rimandare al prossimo incontro!



Prima di andare via Michaela ci mostra l'ultima novità: la libreria accanto, denominata appunto “Faggiani Next Door,” rilevata un anno fa. Queste due sorelle non smettono di stupire! Ma parlando con loro, e osservando il meraviglioso spazio sotterraneo della libreria dal soffitto a volta in mattoni, è evidente che questa scelta è stata fatta non solo per appagare l’evidente passione per i libri e per la letteratura, ma soprattutto per il desiderio di creare una location multivalente, un punto di ritrovo dove poter organizzare tanti progetti che per ora vanno dalle feste per bambini alle lezioni di tango, agli aperitivi, alla esclusiva “cigar room” con tanto di club privé per gli appassionati del genere, e tanto altro…


• Aperitivo Happy Hour dalle 17.30 alle 21, €4 per la consumazione al banco, e €7 per il servizio al tavolo
• Pranzo €11 per un primo o secondo con acqua e caffè.
• Gelato artigianale: 24 gusti d’estate e 6 gusti (creme classiche) d’inverno.



Servizio fotografico di Giulio Riotta
Tutto il servizio fotografico Faggiani

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