domenica 27 novembre 2011

Recensione Cibando: Dolci Desideri

Questa recensione è apparsa nel blog Cibando


Chi ha Monteverde nel sangue lo paragona a un piccolo mondo circoscritto a se stesso, un piccolo cosmo dove trovi tutto quello che cerchi e i rapporti umani sono ancora quelli di una volta (o quasi)… tutto questo è in netto contrasto alla Roma Nord che ormai da anni chiamiamo casa, dove ognuno bada a se stesso e occorre prendere la macchina per fare la più banale commissione. Inoltre dalle nostre parti la maggioranza dei negozi cambia in continuazione, falliscono chiudono e riaprono con un nuovo nome in un batter d’occhio, pieni di speranza di sconfiggere questa volta la crisi. Nei vecchi quartieri come quello di Monteverde invece alcuni storici negozi e locali hanno resistito alle intemperanze del mercato e perdurano alla faccia della crisi: fra questi abbiamo avuto il piacere di esplorare la classica pasticceria romana Dolci Desideri in via Barrili.




Entrando nella pasticceria ci si lascia pervadere dai colori e dagli aromi. Lo sguardo non si ferma mai, salta da una parte all’altra nel tentativo di assorbire tutto, dalle torte alla frutta nelle maxi-vetrine (che s’intravedono anche dall’esterno) al cioccolato di varie forme, gusti e colori nel banco-vetrina sul lato sinistro del locale, alla vasta selezione di pasticceria mignon e biscotteria che occupa tutto il banco centrale, all’area caffetteria che invita ad assaggiare i lieviti e i salati.


“Una volta si mangiavano le vere pastarelle, quelle grandi,” ricorda con nostalgia il proprietario Claudio Desideri, “oggi invece tutti vogliono i mignon…” e di conseguenza ha dovuto dare più spazio alla piccola pasticceria che, come tutto il resto è fatta a mano nel laboratorio in sede. Anche alcuni tipi di semilavorati (ad es. per il gelato) sono preparati artigianalmente nel laboratorio dal lontano 1958, quando il padre di Claudio aprì i battenti nella stessa sede di Via Barrili al pubblico golosamente riconoscente di Monteverde. Oggi i punti vendita sono due, questo e quello gemello in piazza Enrico Fermi, entrambi sempre aperti, tranne che in agosto.
Noi siamo approdate da Dolci Desideri con un sole caldo, anche se era già novembre, e ci siamo sedute con Claudio che con estrema gentilezza ci ha offerto una degustazione da campioni mentre ci raccontava del suo “family business” che, infatti, coinvolge anche la moglie e i figli. Abbiamo iniziato con l’aperitivo… bottoncini, cornetti salati, tramezzini e pan brioche, per poi passare al dolce, e qui siamo state coccolate: bignè ripieni, mont blanc, barchette di frutta fresca e crema… tutto molto buono e goloso.


Purtroppo le pasticcerie artigianali di “vecchio stampo” si trovano sempre di più in competizione con un numero crescente di cosiddette pasticcerie che impiegano scorciatoie e sacrificano la qualità e l’artigianalità a favore dei numeri. In questi casi quello che fa la differenza è una conoscenza profonda delle materie prime e l’utilizzo corretto di questi ingredienti di qualità. Da Dolci Desideri il cioccolato al latte viene dalla Lindt, quello fondente è della Irca (l’abbiamo provato, è buonissimo), le marmellate dell’Agrimontana, i pistacchi di Bronte, il burro è quello vero, e così via. I cornetti d’inverno si fanno solo con il burro; l’estate, per una questione di temperature elevate, contengono una percentuale di margarina ma sono sempre freschi, lievitati, fragranti, fatti in casa.


Il panzerotto di pasta sfoglia che abbiamo assaggiato, farcito di ricotta e visciole, era incantevole, col giusto equilibrio di dolce (ma non troppo) e aspro. Claudio Desideri ci spiega, infatti, che non ama fare i dolci “troppo dolci,” nonostante ve ne siano alcuni che sono proprio così, e guai se non dovessero averli! C’è chi viene da lui proprio per portarsi a casa i mignon fatti di pasta di marron glacé caramellata e farciti con la panna (che non si trovano più in giro), i mini mont blanc o i bignè farciti di crema allo zabaione, dove si sente davvero il sapore del marsala.


Ma le specialità di Dolci Desideri sono le torte. Regina incontrastata è quella alle fragoline di bosco, famosa in tutta Roma, per non parlare del millefoglie di castagne, la Charlotte, la torta del nonno (corrispettivo della torta della nonna ma con crema al cioccolato), il Profiterole, la Saint Honoré, la Mimosa (al cioccolato, alla fragola, arancia e limone), il Mont Blanc …e chi più ne ha più ne metta.
Da non dimenticare che in occasione delle feste ci sono le specialità ad hoc. A Natale i panettoni fatti da loro sono anche decorati con pasta di zucchero fatta in laboratorio, mentre a Pasqua le uova sono artigianali come le colombe che sono fra le più buone di Roma. Inoltre troverete il torrone al gianduia e i cremini da tagliare a fette come una volta. Ottime anche le tavolette di cioccolato fondente ai pistacchi o mandorle (aggiunti in generosissima quantità), o in versione al latte con le nocciole. Particolarmente interessanti e sfiziosi sono i “fruttini” ripieni di sorbetto: le melette di campagna, i datteri, le noci, i fichi d’india… A questo proposito il gelato, assolutamente artigianale “che deve essere caldo al palato e poco dolce” come ci svela Claudio, purtroppo non abbiamo avuto modo di assaggiarlo, ma prossimamente si potrà gustare tutto l’anno nella sede della storica gelateria TONY (sulla Gianicolense) che oggi è stata rilevata da Desideri. Altra specialità a noi sfuggita (perché finisce subito!) è l’interpretazione di Claudio del famoso “Cinnabon,” che ha scoperto in una delle sue frequenti incursioni a New York, qui ribattezzata girella alla cannella.


A questo punto della nostra degustazione, dopo le migliaia di calorie ingerite, sentivamo il bisogno di un buon caffè, e non siamo state deluse. Il caffè di qualità “Club Kavé” è un prodotto italiano e di nicchia, destinato soltanto ai più prestigiosi locali italiani. Claudio Desideri è orgoglioso della sua scelta e della meravigliosa macchina del caffè Faema che rimane accesa a tutte le ore e fa il caffè buono sin dalla prima erogazione.
Dopo aver fatto un po’ di acquisti, abbiamo salutato e ringraziato il titolare, che nel frattempo si era messo a chiacchierare con uno dei nostri miti, lo chef pasticcere Marco Rinella di Cristalli di Zucchero (che va da Dolci Desideri nel giorno di chiusura!) e siamo uscite per tornare a casa. Il tempo era cambiato totalmente, faceva freddo e pioveva, e noi, mal attrezzate per affrontare gli elementi, sognavamo di rientrare e ricominciare da capo con le “dolci coccole” accompagnate da una bella cioccolata calda.


Food experience gentilmente condivisa da Food Fairies
Servizio fotografico di Giulio Riotta

2 commenti:

  1. Meravigliosa pasticceria!
    Una bellissima recensione...vien voglia di fiondarsi a monteverde!

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  2. Grazie, era proprio quella la reazione che volevamo suscitare :)

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