giovedì 28 marzo 2013

Corso: Gustando il Marocco a Officine in Cucina


Siamo felicissime di annunciare il nostro prossimo corso, che si terrà nella splendida cucina di Officine Farneto, la location più industrial-chic di Roma nonché affascinante luogo di incontro per gli appassionati di cucina.

QUANDO
giovedì 18 aprile 18:30-21:30
DOVE
Officine in Cucina, c/o Officine Farneto, via dei Monti della Farnesina 77 (tra Ponte Milvio e Prati) 
QUANTO
€70

PRENOTAZIONI
06.83396746

Presentazione corso 
"Gustando il Marocco"

Scopriamo insieme quanto sia divertente imparare i segreti della cucina marocchina. Impariamo ad apprezzare le specialità di questo Paese ai limiti del Mediterraneo, in linea d’aria così vicino all’Italia ma con una cultura culinaria ben distinta: la cucina marocchina infatti è il risultato dell'influsso di varie culture, partendo dalla base dei Berberi indigeni ma fortemente improntata anche dalla presenza nei secoli degli arabi, i persiani e gli andalusi. 

La cucina del Marocco è affascinante, profumata e colorata. Carne e pesce si cucinano insieme a legumi e verdure per creare dei piatti unici sani e nutrizionalmente completi. Ma cucinati con una grande varietà di spezie, solitamente abbinate per creare dei sapori complessi ed esotici. L’accostamento fra dolce e salato è frequente, come nelle tajine di agnello con prugne, mele o patate dolci. La frutta secca, ricca di vitamine e minerali, appare frequentemente, contribuendo colore, sapore e complessità ai piatti.

Prepareremo alcuni tipici piatti marocchini in cui verrà utilizzata la tajine, una casseruola di coccio il cui coperchio, a forma di cono, favorisce la circolazione della condensa verso il basso, permettendo così una sorta di cottura al vapore che avviene in maniera uniforme, e che conserva ed esalta i sapori dei cibi.


Il corso è dimostrativo, con degustazione dei piatti preparati.


MENU


Zuppa speziata di carote 


Tajine di agnello con prugne, albicocche & couscous

Budino di latte e mandorle (Mulhalabya)

mercoledì 27 marzo 2013

Parliamo di... sostenibilità in cucina

Che cosa si intende per sostenibilità e perché è importante? Che cosa possiamo fare noi per essere più ambientalmente sostenibili?
courtesy of RSFP - photo by Annie Schlechter

Sono domande valide e chi le chiede, a mio avviso, è già un passo avanti perché vuol dire che si sta guardando intorno e si sta accorgendo che se continuiamo così, chissà dove finiremo.

Iniziamo con una definizione.
L’agricoltura sostenibile (anche detta eco-compatibile o integrata) è quella che, oltre a produrre alimenti e altri prodotti agricoli, è anche:- economicamente vantaggiosa per gli agricoltori- rispettosa dell’ambiente- socialmente giusta, contribuendo a migliorare la qualità della vita sia degli agricoltori che dell’intera società. Chi si occupa di agricoltura sostenibile, privilegia pertanto quei processi naturali che consentono di preservare la “risorsa ambiente”, evitando così il ricorso a pratiche dannose per il suolo (come le lavorazioni intensive) e a sostanze chimiche (pesticidi, ormoni, ecc.) e utilizzando fonti energetiche rinnovabili. Non c’è un unico modo per fare agricoltura sostenibile, i modelli agricoli più diffusi in Italia che mettono in pratica i principi e le tecniche sostenibili sono le produzioni integrate, l'agricoltura biologica e quella biodinamica. (www.ea.fvg.it)

La sostenibilità è un argomento vasto che concerne tutti i modi in cui noi esseri umani lasciamo le nostre tracce su questo pianeta. 


Può sembrare un problema inafferrabile che può solo essere affrontato da chi governa e fa le leggi, ma non è per niente così. Siamo noi i consumatori: con le nostre scelte definiamo noi quello che offre il mercato. Ci sono tante piccole cose che possiamo fare nel nostro quotidiano per aumentare la sostenibilità dei nostri consumi e ridurre di conseguenza il nostro impatto ambientale. 

lunedì 25 marzo 2013

Un catering fresco e colorato per un compleanno importante

Barchette di farro e verdurine arrostite
Serenella ha conosciuto le Food Fairies tramite il passaparola di un'amica e, fidandosi, ha deciso di festeggiare il suo compleanno a casa con ben 50 amici. Ci ha chiesto di preparare una buona selezione di antipastini e canapés, un primo e un dolce. Ecco che cosa ci siamo inventate: un rinfresco colorato e pieno di verdure, con panini e pasta fatti in casa e una torre di cupcakes coronato da una deliziosa torta al cioccolato fondente.

Oltre alla soddisfazione di un lavoro ben riuscito e ai complimenti degli invitati, il messaggio che abbiamo ricevuto dalla festeggiata il giorno dopo è stata la ciliegina sulla torta per noi:

care nuvola e sara, volevo ringraziarvi x ieri, siete state semplicemente fantastiche, due vere fatine del cibo. era tutto buonissimo ed originale, e le vostre creazioni sono state ammirate da tutti. avete veramente pensato ad ogni minimo dettaglio, perfino a rimettere in ordine tutti i piatti e la cucina, e questo proprio non me l'aspettavo.... non ci sono parole sufficienti! siete state carine e dolcissime, quindi semplicemente: grazie!  ...e (spero) a presto.
serenella
Canapés con melanzane & caprino  
Bottoncini fatti in casa con ripieni assortiti


Tartare di zucchine con crema cacio & pepe



domenica 24 marzo 2013

RSFP: una giornata nel mondo della cucina sostenibile


"La tavola dell’Accademia non è semplicemente deliziosa, è un’esperienza che ci riporta ai nostri sensi e che può essere un modello per le istituzioni formative ovunque nel mondo." – Alice Waters


Carciofi ripieni e crostini con fagioli purgatorio e scarola ripassata
Sono stati 3 mesi intensi, meravigliosi, stimolanti.  E’ stata un’esperienza professionale che mi ha cambiato la vita: ho imparato non solo a cucinare meglio, ma a farlo con un pensiero in più al benessere del nostro pianeta. Ho scoperto la gioia di lavorare in brigata insieme a cuochi di grande talento e umanità. Ho vissuto lo sforzo fisico che richiede quotidianamente questo tipo di lavoro. E ho riaffermato la mia passione inesauribile per questo magnifico mestiere. 
Imparando la ricetta autentica di miso soup, per una serata giapponese


FF Sara & collega Ross : squadra cappelletti 
RSFP kitchen
Per chi non avesse letto il post precedente, l’esperienza a cui mi riferisco è l’internship (tirocinio) al Rome Sustainable Food Project, la cucina che si trova all’interno dell’American Academy in Rome (AAR) e che segue i principi della sostenibilità alimentare. Qui vorrei raccontare come si è svolto l’internship, mentre in un secondo articolo parlerò di quello che s'intende per sostenibilità al livello di cucina e alimentazione, e farò qualche esempio di come abbiamo implementato tali principi nella nostra cucina. Ho incluso parecchie foto, che mi sembrave il modo migliore (non potendo purtroppo offrire assaggi) per illustrare la vera prelibatezza dei piatti che escono fuori da questa Cucina delle Meraviglie.

Ecco un esempio di un tipico turno del pranzo da stagista all’RSFP.

Ore 6,50: arrivo all’AAR. Mi infilo la divisa e le scarpe antinfortunistiche e salgo in cucina.

Ore 7,00-8,15: questa è l’ora di fuoco. Gli interns si dividono i compiti: non appena arriva la pizza bianca di Roscioli, ancora calda, bisogna preparare i panini per il bar, la metà di cui devono essere vegetariani. E’ importantissimo che i panini siano perfetti! Tutti uguali, della stessa forma e dello stesso peso: un fattore non poco stressante per gli interns, soprattutto data l’ora e la quasi totale assenza di caffeina (il bar apre alle 8)! Allo stesso tempo qualcuno deve occuparsi dell’inventario dettagliato: compito importantissimo per permettere allo chef di scrivere il menu del pranzo, che cambia di giorno in giorno, e che si basa fortemente sull’utilizzo degli avanzi (le zuppe si possono fare con le verdure avanzate, i sughi con i resti delle carni brasate, i crostini con qualsiasi cosa...). Per fare l’inventario si deve quantificare tutto quello che c’è in cucina e in magazzino: gli ortaggi, la frutta, le carni, i formaggi, tutti i contenitori di cibi preparati (salse, fondi, verdure pulite…).