giovedì 27 settembre 2012

Ricetta: Ode alla zucca!

A proposito di stagionalità è proprio questo il periodo in cui le zucche iniziano a farsi assaggiare, testare, cucinare. Io le adoro in tutte le salse e ne faccio una scorpacciata durante l'autunno e l'inverno.

"La zucca è un alimento ipocalorico (15 calorie per 100gr di polpa) grazie all'alta concentrazione di acqua (94%) e bassissima percentuale di lipidi e proteine. E' ricca di caroteni e vitamina A, possiede una discreta quantità di minerali, vitamina C e vitamine del gruppo B. Facilmente digeribile, ha proprietà  rinfrescanti, lassative e diuretiche. Inoltre cresce in terreni poveri, è molto resistente e quindi non ha bisogno di antiparassitari e concimi. Io la definirei una diva in cucina! "

Ci siamo ripromesse io e Sara di pubblicare più ricette quest'anno visto le richieste da parte dei nostri utenti. Quindi dopo una meravigliosa spesa di verdure biologiche dal nostro "fruttiverduvendolo" e la recente visita al Taste of Roma, mi sono ritrovata con ingredienti  fantastici ( da Emporio delle spezie e Koppert Cress) che volevo assolutamente provare. Quindi armata di poco tempo ho organizzato una cenetta per tutta la famiglia. La ricetta è riadattata da Martha Stewart.

Crema di zucca con zenzero, sumac, colatura di alici, rock chives e fili di peperoncino


Ingredienti x 4 persone:

2 cucchiai di burro
1 cipolla rossa media, tagliata a vs piacimento
1 pezzo di zenzero fresco (di 5 cm), sbucciato e tagliato a pezzetti 
(io ne ero sprovvista quindi ho usato un bel cucchiaino di zenzero in polvere)
1 spicchio d'aglio, a pezzetti
1 zucca piccola da circa 1,200 kg, sbucciata, privata dei semi e tagliata a cubetti
1 cucchiaino di sale (preferibilmente fior di sale, io qui ne ho usato uno austriaco speziato)
800ml di brodo vegetale (o acqua)
1/2 cucchiaino di sumac 
fili di peperoncino q.b.
colatura di alici q.b.
rock chives q.b. (o crescione a vostro piacimento)

Fondere il burro a fuoco medio in una casseruola grande e lasciare insaporire la cipolla per circa 2 minuti. Aggiungere l'aglio, lo zenzero e la zucca, mescolando per non farli bruciare circa 5 minuti. A questo punto versate il brodo (o l'acqua) e portare ad ebollizione. Abbassare la fiamma e cuocere per circa 20/30 minuti, o finché la zucca non sarà tenera (testate la consistenza con una forchetta).

Tips: A me la crema piace densa, se la volete più liquida potete aggiungere più brodo o della panna. Invece se volete una vellutata aggiungete insieme alla zucca anche 1 patata grande.

Passare le verdure in un frullatore (o con minipimer) e quindi aggiungere il sale ( mi raccomando assaggiate se è abbastanza saporito, io ne uso poco in genere, inoltre usando la colatura non voglio salare troppo) e poi il sumac, mescolare bene e versare in 4 zuppiere. A questo punto siete voi a decidere come guarnire, io ho aggiunto un po' di colatura (non esagerate altrimenti vi rimarrà solo il sapore delle alici in bocca), i fili di peperoncino e guarnito con il rock chives.

Servite la zuppa calda.

Come vedete è semplicissima e ci vuole solo mezzora per prepararla, sbizzarritevi con altre spezie e verdure e provate altre combinazioni. 

Bon appétit!!

ff Nuvola

martedì 25 settembre 2012

Taste of Roma 2012: bocconi di squisitezza divina


Finalmente a Roma un Food Event all'altezza di una grande e meravigliosa metropoli: Taste of Roma, inaugurato quest'anno nei giardini pensili dell'Auditorium Parco della Musica. E' un format di Brand Events che si è tenuto già a Milano oltre che in molte altre città tra cui Londra, Sydney e Capetown.


Alcuni ingressi li abbiamo ricevuti in omaggio e quelli successivi li abbiamo dovuti acquistare: non ci è bastata una volta sola per assaggiare tutti i piattini gourmet preparati dai migliori chef di Roma!


ff Sara con la rosetta de il Convivio Troiani
L'organizzazione dell'evento è semplice e avvincente: 12 stand, ognuno di un ristorante diverso, con i loro celebri chef stellati in presenza, che 'sfornano' gustosi piattini (3 o 4 ciascuno) da acquistare con la Card Valuta ad un prezzo vantaggioso (€ 4/6 cad.) Oltre ai ristoranti c'è ovviamente una miriade di stand con vendita e promozione di prodotti di ottima qualità; c'è Trimani che vende i vini abbinati dagli chef ai vari piattini; c'è lo stand meraviglioso della Koppert Cress che con le sue erbe, crescioni, fiori e germogli ci ha stuzzicato le papille gustative; c'è anche l'emporio delle spezie dove abbiamo fatto parecchio shopping;  c'è Peroni con uno stand fornitissimo di utensili e infiniti gadgets per la cucina (che a noi piacciono da morire); infine ci sono le iniziative dei vari sponsor, fra cui dimostrazioni di cucina, degustazioni, interviste e lezioni di cucina.


lunedì 24 settembre 2012

Paradiso inaspettato: brunch da sultani a Zurigo!

Permettetemi un ultimo elogio della Svizzera prima di passare ad argomenti più "pertinenti"... Sono stata così fortunata da partecipare ad un 'Sunday Brunch' a 5 stelle superior nell'albergo più lussuoso di Zurigo, il Dolder Grand, la cui struttura, eclettica e affascinante, si erige sopra la città con un una vista mozzafiato sul lago, sugli eleganti quartieri di Zurigo che vi si affacciano e, più in là, sulle fiabesche Alpi innevate.
The Dolder Grand, con la parte più antica a sinistra e l'edificio moderno a fianco
La terrazza con vista sul lago

Lo gnomo svizzero in versione "Atlante"
L'elegante sala interna
Faccia a faccia con il buffet accuso un lungo momento di défaillance: l'entità della situazione, l'infinità di scelte mi lasciano sbalordita e paralizzata. Mi guardo intorno. I piatti freddi: insalate, finger food, formaggi, salumi, gamberetti stuzzichini conetti farciti e sushi... Quelli caldi: una tavolata spropositata di scaldavivande avveniristiche, che ovviamente non tardo ad aprire, sistematicamente, uno alla volta: cannelloni, spaetzle, spezzatini, fricassee, brasati... invitante, ma non proprio materiale da brunch per un'americana DOC ... Passo quindi al tavolo Frühstück (colazione): brioche, lieviti e pane fresco pieno di semi e uvetta, uova strapazzate, bacon e salsicce, pane, marmellata... Ma come si fa? Mi domando disperata. Inizio col dolce? Con il salato? Caldo o freddo? 











Un respiro profondo per placare il crescente senso di panico, e vado a prendere la macchina fotografica.

domenica 23 settembre 2012

Food markets lover!

Non posso dire di essere una super blogger, ne tantomeno una Foodie accanita (o quasi!), ma è vero che adoro il buon cibo, amo cucinare e soprattutto voglio conoscere! Ogni qualvolta sono via per vacanze o semplicemente per piccoli spostamenti devo scovare, conoscere, assaggiare e fotografare quello che vedo (dovreste vedere la faccia di mio marito quando cammino con iphone e canon...) Sono ancora alle prime armi è vero, ci vuole tempo e passione; il primo lo devo ritagliare tra le varie "duties" familiari e lavorative mentre la seconda non mi è mai mancata...in tutto quello che faccio!

cappesante con bacon e germogli di soia, wheat grass juice,
food stands al thames festival e banco di olive spagnolo

Dopo questa piccola introduzione eccoci al titolo di questo post: Food Markets!!!

Sono stata a Londra lo scorso weekend e la mia piccola vacanza si è concentrata su due posti in particolare, il Borough market e il Realfood markets.

A parte le tante prelibatezze, la quantità smisurata di cibo e proposte, l'innovazione e la tradizione dei produttori e il fermento di persone che come api nell'alveare sono intente a provare di tutto... a parte tutto ciò e non mi sembra poco, quello che mi colpisce è come mai a Londra (e NY, Parigi, Berlino, Sidney, eccetera...) ci siano dei food markets così interessanti e allo stesso tempo molto semplici. In fondo noi siamo in Italia, patria del cibo mediterraneo, dello Slow Food, di una cucina che tutti ci invidiano e invece che succede??? A parte i ristoranti stellati e fantastici, nuovi chef pluripremiati, una marea di blogs e Eataly, i nostri mercati sono molto pittoreschi ma poveri e quasi sempre tutti uguali. Reparto frutta e verdura, pesce, carne, i pizzicagnoli, banchi di utensili per la cucina alquanto scadenti e basta. Ma la domanda che mi pongo da un po' è : "Perché in tutte queste città europee e mondiali il cibo può essere venduto ed esposto al pubblico senza misure igieniche super-esagerate ma semplicemente esaltandone l'eccellenza?"

...un ragazzo italiano con un banco di caramelle naturali da tutto il mondo...
L'Emilia a Londra, carne e parmigiano reggiano!
Funghi di tutti i tipi, gourmet cheese & best brownie ever!
Pane favoloso!!!

venerdì 7 settembre 2012

Riflessioni... su pit-stop estivi e il monopolio dell'Autogrill

Futura Food Fairy Viv che agguanta una macedonia take-away

Che meraviglia… settembre a Roma! Le piogge torrenziali che si alternano col sole rovente, le primizie autunnali e le pesche tardive, i bambini che svaligiano le cartolerie… l’aria di un anno nuovo. Dopo una meravigliosa vacanza lontana dai fornelli, le Food Fairies sono di nuovo al lavoro, con tante idee e progetti per questo autunno-inverno 2012.

Ma prima di lanciarci completamente nel futuro prossimo, mi piacerebbe, come al solito, riportare qualche accenno “gastronomico” sugli ultimi due mesi trascorsi "on the road".

Consideriamo per un momento l’establishment per eccellenza che caratterizza necessariamente qualsiasi viaggio fuori porta in automobile: l’Autogrill. Diventato ormai così onnipresente da arrivare perfino negli aeroporti. L’Autogrill fornisce il minimo indispensabile per sfamare il viaggiatore: qualche panino decente, una bibita normale, un caffè buono, e un mare di junk food per riempire la macchina di stuzzichini dolci e salati. Nelle ore pasti (e solo nelle ore pasti, figurati se vuoi pranzare alle 4, ma come ti viene in mente!?) chi preferisce può rimediare anche un piatto caldo. Tutto sommato l’Autogrill è un given; un dato di fatto; una tappa scontata per qualsiasi viaggiatore. Che da generazioni ha monopolizzato le nostre autostrade. 





Ma poi, se ti capita di passare per la Svizzera, scopri che esiste una cosa diversa. Vedi l'insegna verde e ti fermi per fare il solito pit-stop, ti guardi intorno e confermi che infatti è un rest area per gli automobilisti, ma quando entri sei abbagliato da colori e profumi: sembra di essere in un piccolo mercato rionale. Montagne di frutta e verdura freschissime, fragranti pagnotte e panini appena sfornati, un ricco display di torte e crostate di frutta fresca, macedonia, yogurt, spremute e succhi fatti in casa… un’infinità di verdure condite, insalate e formaggi pronti da gustare, primi e secondi espressi preparati con ingredienti artigianali… insomma, sembra di essersi imbattuti nel tempio di un culto dedicato alla buona forchetta. Si tratta di un Marché, la catena svizzera di ristoranti/pasticcerie per automobilisti e viaggiatori. Guardate le immagini e capirete come vengono iperstimolati tutti i 5 sensi: qui troverete davvero qualcosa per tutti i gusti, tutti i tipi di dieta (Vegetariana? Ipocalorica? Vegana? Proteica? Bambini piccoli? No problem!). Non si tratta di un publicity stunt, vi invito a provare per credere: è davvero buono! E se non vi basta, allora aggiungo che tutti quelli in cui ci siamo fermati avevano anche il supermercatino fornitissimo attaccato al ristorante!